lunedì 22 settembre 2014

Cosi me lo fate morire il Cavaliere.....

                                                         Il presidente Berlusconi al momento del goal di Tevez

Silvio B: "Ho parlato ai giocatori e gli ho detto che domani non è importante ma fondamentale perché se giocano bene, convincono e battono la Juventus le delusioni degli ultimi due anni si dimenticano e i tifosi si riavvicineranno a noi completamente". Queste le dichiarazioni del presidente a sole 24 ore dalla partita...come è andata a finire lo possiamo apprezzare dalla foto in alto...
Insomma cosi me lo fate morire quest'uomo qua....insomma lui è venuto a  Milanello ma se voi non fate quello che dice??!! (cit.) 
Sur Inzaghi, ma come??!! Rabbia, grinta, voglia...bla bla bla e poi al cospetto della Signora, per di più a San Siro, mi fai 90 minuti di difesa che neanche il peggior Trapattoni??? Non va bene, non va bene.....
Per fortuna che dopo un possesso palla asfissiante ci pensano due dei gioellini della Juventus a confezionare un azioncina che mette il sempre più immenso Carlos solo solo davanti ad Abbiati, 1-0 e addio sogni di gloria.
Le pagelle, dopo il big match (importante solo per i rossoneri, mentre ordinaria amministrazione per i bianconeri) dicono cosi:
BUFFON 6,5: tocca il pallone soltanto una volta e lo fa in maniera decisiva sull'unico tiro decente del Milan;
CACERES - OGBONNA 6: il primo esce per infortunio (ma va?? che caso...) il secondo entra mettendo a dura prova le mie coronarie, fortunatamente El Shaarawy prima e Bonaventura dopo giocano da terzini senza creare problemi sulla sua zona;
BONUCCI 7: assolutamente perfetto! Un paio di chiusure precisissime e sicure, rendono la prestazione ottima, certamente più sicuro del compagno di reparto di cui sotto;
CHIELLINI 6: sufficienza per la vittoria, ma durante la partita regala un paio di palloni agli avversari che potevano fare molto male;
LICHTSTEINER 6,5: solito "ciuccio ti fatia", corre come un dannato ma non chiedetegli di mettere la palla precisa in area perchè non ce la fa proprio;
ASAMOAH 6: credo di avegli visto saltare l'uomo tre volte in tutta la sua carriera bianconera....difende molto bene ma quando si tratta di attaccare e creare superiorità si tira sempre in dietro....in Evra we trust!
MARCHISIO 6,5: continua a fare il vice Pirlo, ma si sa, di Pirlo ce n'è uno solo...comunque ottima partita condita da un palo su bel tiro da fuori area;
PEREYRA 7: davvero in palla il ragazzo....si cimenta in un paio di serpentine fra i birilli rossoneri e si mette in mostra per ottimi inserimenti in fase offensiva, ottima alternativa a King Arthur;
POGBA 7: gioca a sprazzi, ma quando decide di mostrare la sua classe non c'e n'è per nessuno....da ricordare l'assist capolavoro per il goal che vale 3 punti;
LLORENTE 6: poco cercato dai compagni, gioca sempre di sponda a causa della carenza atavica di cross dalle fasce, è necessario sfruttarlo di più;
TEVEZ 7,5: assolutamente MONUMENTALE!! In stato di grazia e piena forma, è l'autentico trascinatore della Juventus in questa prima parte di stagione. La mette dentro con continuità devastante nonostante stia giocando quasi da trequartista, APACHE!!!!

Insomma,. dopo solo 3 giornate il campionato ha mostrato quali saranno le squadre protagoniste ed io ne vedo soltanto due, sapete bene quali sono,,,,

Fino alla Fine!!!
In Fede
Geom. Luciano Calboni

domenica 21 settembre 2014

Della superiorità dei prati inglesi. Ovvero, il mio addio a Cambiasso

Quando il Cuchu si avvento sulla ribattuta di un difensore del Chelsea sulla prima conclusione ero già quasi in piedi sulla sedia.

Per una serie di eventi apparentemente inspiegabili ero in un pub vicino Santa Maria Novella a Firenze, subito dopo un Fiorentina-Milan che avevo visto dal vivo.

Il cuchu si aventò sulla palla con talmente tanta cattiveria e convinzione che Cech rimase immobile e il cameramen riusci a deviare l'inquadratura che la palla era già entrata. Saltai sulla sedia e mi lanciai da solo in un urlo con tutta la voce che avevo in corpo. 
Cristo, stavamo dominando contro una squadra fortissima e avevamo preso un gol assurdo, con papera di Julione che giocava con un setto nasale devastato e gli occhi neri per l'incidente fatto in Lamborghini nel tunnel di San Siro (da solo) qualche giorno prima.
Delle circa 50 persone in quel pub, fui l'unico ad esultare. Nei secondi immediatamente dopo cercai di ricordare che tipo di rapporti potessero esserci tra i tifosi della Fiorentina e dell'Inter, ma in ogni caso ero accompagnato da mio fratello, un allora diciassettenne con sciarpa viola che si era fatto amici tutti i tifosi intorno al nostro tavolo, maledicendo nell'ordine: la sfiga, Donadel, l'arbitro Rosetti.

Mi salvai.

Il Cuchu, che come tutti i giocatori di quella razza lì, non sviolina, inchina, aeroplanina, ciuccia, eccetera eccetera, spalancò le ali, gli occhi e gridando GOOOOOOOOOOL con tutto il fiato che aveva in corpo e si lanciò sul prato di San Siro zappandolo pesantemente e rischiando entrambi i crociati.

Ecco, Cambiasso era questo. Sarebbero centianaia le partite da ricordare, però questa è speciale. Per come l'ho vissuta io, la conservo con il miglior ricordo del Cuchu.

Arrivato a parametro zero dal Real Madrid, è stato indubbiamente un dei più grandi giocatori circolati a San Siro negli ultimi anni. 10 per la precisione all'Inter.
Per il ruolo in cui giocavo io, lui e Diego Pablo Simeone, sono stati i miei idoli indiscussi, da quanto ho età per capire qualcosa di calcio. Per anni ho platealmente affermato che il mio primo figlio si chiamerà Esteban. Il mio nickname, per l'ultimo, è lì a dimostrarlo.

Esteban è stato il saluto più triste dei quattro nella partita contro il Chievo. Tra Zanetti, Milito e Samuel era l'unico che l'anno scorso aveva ancora i gradi da titolare e certamente è stato il centrocampista che nella mediocrità inenarrabile (Taider, Mudingay, Kuzmanovic..) della linea si è difeso con dignità, soprattutto nelle prime 10-15 giornate. 

Però poi niente. Ha raccontato di una chiamata prima di Chievo-Inter e dell'annuncio della società. Non è una questione di soldi perchè prima ancora di ridiscutere i tuoi 4 milioni netti, noi abbiamo deciso che ok, grazie di tutto, è stato bello, ciao.

Io, e credo molti altri tifosi, non ce l'aspettavamo. Doveva essere il capitano e fare una uscita alla Zanetti fra un paio di anni. Poteva starci.

Invece niente.
L'addio a Verona, così dopo una partita di merda contro il Chievo.
Un pò di polemiche, un'intervista in cui ci dichiarava amore e diceva che sarebbe andato al Leicester, perchè in Italia non avrebbe mai potuto giocare contro l'Inter.
E poi diciamolo, chi cazzo ti da quei soldi in Italia tra le squadre tristissime di metà classifica?

Insomma, un addio, in un momento di spaesamento generale (capitano Ranocchia ?!?!) che ha lasciato tutti con un magone.

Poi però oggi eccola lì la notizia in Livescore. 
Leicester-Manchester 5-3

Ma dai!

Ma ha segnato Cambiasso?
Sì.

Un rapido giro su youtube ed eccolo qui, ad avventarsi a 33 anni su un pallone vagante con una foga allucinante e anticipare avversari, compagni e volontà divina.
A sparare la palla in fondo al sacco e a sfogare l'esultanza classica.

Senza però stavolta arare il terreno, si sa in Inghilterra i campi sono perfetti.

Con colpevole e ritardo e solo adesso che abbiamo potuto elaborare la perdita, ciao Cuchu!





GodEsteban 

lunedì 15 settembre 2014

Dio benedica i numeri 10

Esordio stagionale allo Juventus Stadium, fortino quasi inespugnabile, soprattutto se ci vai a giocare, da avversario, pensando di poterti difendere per novanta minuti.
Stramaccioni, che tutto potrebbe fare nella vita tranne l'allenatore, non coglie il concetto e si presenta con 9 difensori e 2 attaccanti, risultato scontato 2-0 e tutti a casa.
BUFFON s.v.: Continuando così dovrà portarsi la settimana enigmistica: un tiretto da 30 metri e qualche cross è tutto quel che gli capita;
CACERES 6,5: il solito Martin, preciso e impeccabile in ogni intervento, continuo a sostenere che è un calciatore che tutti gli allenatori vorrebbero in rosa;
BONUCCI 6,5: Primo tempo da sala da tè, si nota soltanto per un intervento su Kone che viene regolarmente abbattuto, tanto per saper ne leggere ne scrivere.  Ripresa più frenetica, con un paio di chiusure;
OGBONNA 6,5: per fortuna non incontriamo corazzate e lui può disimpegnarsi decentemente evitando brutte figure, che dio ci aiuti!
LICHTSTEINER 6,5: solito pendolino dell fascia destra a chilometraggio illimitato, nel primo tempo mette un pallone in mezzo che Tevez, in corsa, non deve far altro che spingere in porta;
PEREYRA 6,5: buona la prima, pare molto Vidal nei movimenti, corre come un dannato per i primi 45 minuti, praticamente uomo ovunque. Cala un pò nella difesa dove pensa più alla fase difensiva in occasione dei timidi assalti friulani;
MARCHISIO 7: lo so, per lui ho un occhio di riguardo....quando poi il principino segna mi esalto non poco. Buon smistatore di palloni (in assenza del maestro) e tiro forte e preciso che sancisce il 2-0, grandissimo!
POGBA 6,5: a tratti gioca con supponenza e sufficienza, Conte se lo sarebbe mangiato, ma Allegri si limita a dargli del biricchino. Quando usa la testa però....è una spanna sopra agli altri;
EVRA 6,5: Da grande soirée, specie nel primo tempo: un paio di fughe sul fondo con assist sciupati solo per errori altrui, e una chiusura da postulato della diagonale;
LLORENTE 6,5: quando ha il pallone tra i piedi è praticamente in cassaforte. Agisce da "pivot" catalizzando miriadi di passaggi e smistando ai compagni pronti a scaricare verso la porta, la marcatura personale sarebbe stata la ciliegina sulla torta;
CARLITOOOOOS TEVEZ 7,5: l'Apache pare proprio deciso a ripetere la fantastica stagione appena passata. Classe, tecnica, forza, determinazione, ne fanno un autentico campione. Goal e assist sul tabellino finale. Da insegnare alle scuole calcio il movimento sul primo goal....a terra dopo aver subito un fallo, 3 secondi dopo te lo ritrovi che arriva di corsa in area a spingere in rete il pallone del pendolino svizzero...autentico trascinatore,  idolo!!!

La Juve targata Conte quater (è praticamente lo stesso modulo del mister salentino e gli stessi movimenti) pare convincere e pare porsi ancora come la favorita per lo scudetto, staremo a vedere partita dopo partita, sperando che Allegri non decida di metterci del suo e combinare danni.
Fino alla fine!!
In Fede
Geom. Luciano Calboni



lunedì 1 settembre 2014

Qui stadio "Bentegodi", ostentiamo prepotenza!

Campionato nuovo, storia vecchia. Già dalla prima giornata la Vecchia Signora (guidata quest'anno dall'innominabile) si trova li dove la storia le impone, davanti a tutti.
Ammetto che nella stagione in corso prenderò grossi rischi poichè ostenterò sicurezza e arroganza, consapevole che a maggio potrò essere sbeffeggiato da tutti i gufi presenti nel blog, in quanto la Roma fa davvero paura e a mio parere si impone come favorita per la conquista dello scudo.
Ma tant'è, la rincorsa al 33esimo parte da Verona, sponda Chievo e la Juventus, seppur priva di uomini chiave e con i nuovi arrivi a scaldare la panca, sfodera una prestazione convincente.
Venendo ai freddi numeri.
BUFFON 6,5: praticamente inoperoso per tutti i 90 minuti regolamentari, si trova a dover salvare il risultato che pareva messo in cassaforte, IDOLO!;
OGBONNA 6: quando lo vedo in campo tremo.....difficile comprendere perchè uno cosi gioca in serie A e gente del calibro di Giovanni Vitale è costretta a marcire nell'ilva. Fortunatamente non compie errori degni di nota;
BONUCCI 6: è l'uomo chiamato a dare sicurezza al reparto difensivo...ho detto tutto. Comunque ostenta certezza e padronanza di mezzi da vero veterano;
CACERES 7: l'attaccante aggiunto (in mancanza di altro...), difende e si propone pericolosamente in zona d'attacco soprattutto sui corner, porterà anche quest'anno quei goal importanti. Autentico jolly della difesa che ogni allenatore vorrebbe in rosa;
ASAMOAH 5,5: probabilmente pensava di essere ancora in vacanza in Africa e di giocare sui campetti si terra battuta....poco propositivo e presente;
LICHTSTEINER 7: autentica spina nel fianco della difesa clivense, corre come un dannato per tutta la partita e crea la maggior parte delle azioni pericolose;
MARCHISIO 6: se lui è il vice Pirlo, io sono il vice Barzagli.....non a suo agio nel ruolo ritagliatoli dall'innominabile, ma fa di necessità virtù e si mette a disposizione della squadra come un vero campione fa, in Pirlo we trust;
POGBA 6,5: gioca a sprazzi, ma in quelli sprazzi c'è il genio e la sregolatezza di un autentico fuoriclasse di poco più di 20 anni;
VIDAL 7: uomo-ovunque, attaccato alle caviglie di ogni avversario che gli capiti a tiro. Nonostante le insistenti voci di mercato potessero destabilizzarlo lui è sempre il GUERRIERO del centrocampo bianconero;
TEVEZ 6,5: gioca inspiegabilmente arretrato verso il centrocampo, ma nonostante questo si propone spesso in zona pericolosa sfiorando il goal diverse volte e dialogando divinamente col compagno d'attacco di turno;
COMAN 7,5: pare essere un altro colpaccio di Marotta (uno dei pochi ahimè). Il ragazzo a sorpresa scende in campo dal primo minuto e si trova a dover reggere da solo lo spuntato attacco bianconero, sfoderando una prestazione che non può non far ben sparare, classe, intelligenza e velocità d'esecuzione. Il ragazzino ci farà esultare molto.

Insomma prestazione confortante frutto della furbizia di Allegri che per non saper ne leggere ne scrivere ha messo in campo la stessa formazione plasmata da Conte, lasciando i calciatori liberi di fare quello che hanno fatto negli ultimi 3 anni.
Fino alla fine, forza Juventus!!
In Fede
Geom. Luciano Calboni

mercoledì 13 agosto 2014

Beata l'ignoranza!


Ci siamo quasi, l’inizio del campionato è ormai prossimo. Ultime settimane di fermento in un calcio mercato segnato dalla povertà, ma che indubbiamente ha visto lievitare a dismisura il livello di ignoranza in alcune squadre. Ma si sa, in questo blog il calcio giocato non ha sempre la precedenza, e spesso amiamo analizzare e soffermarci sugli aspetti sociologici legati a quello che comunque rimane lo sport più bello del mondo dopo la cavalcata ovina tra le mura domestiche (per palati fini). Ci pare dunque d’uopo, in linea con quanto già fatto dalla Gazzetta dello Sport, rilevare la vagonata appena giunta in Serie A di shampiste e cinghiale varie, nonché mogli, compagne, o semplicemente pertugi dei nostri beniamini. La galleria offerta dalla rosa ha foto che lasciano poco all’immaginazione. Si mormora che nelle segrete stanze del potere di Bari, anche il governatore Vendola abbia avuto tentennamenti circa il suo essere peccaminoso in modo non biblicamente accettabile. 

Ora passiamo al calcio, parliamo dunque di Inter.



Agosto è da sempre un mese un po’ strano, l’estate sta per finire, c’è quella leggera malinconia per le vacanze che finiscono ma anche quella voglia di iniziare il nuovo anno lavorativo/scolastico. Alzi la mano (o stacchi la mano a seconda di cosa state facendo in questo istante, inverecondi artigiani della sega!) chi a fine Agosto non si è lasciato cullare dall’idea che al ritorno sui banchi universitari ci sarebbe stata una nuova tettona dalla caviglia fine in classe, che guarda caso il primo giorno ti ci saresti seduto accanto, e che guarda caso il suo hobby più grande è tirar a lucido pomelli! …..



(Matricola di Meccanica dei Fluidi con occhiale paraschizzo)

 Ovviamente queste aspettative da italiano sub-medio spesso (per autostima non dico “sempre”) si infrangevano miseramente appena varcata la porta dell’aula, e quanto ti accorgi che l’unico posto libero è accanto al soggettone della classe oppure a quello che poi in futuro avrebbe lavorato in HR e che quindi vuol subito mostrarti il suo entusiasmo per l’inizio del nuovo anno, mentre tu hai solo voglia di morire! 

Ecco l’interista è spesso come lo studente sopracitato. Ad Agosto spera, sogna, si esalta per un’ amichevole dominata contro la solita Rometta. Agosto mese di sogni, di aspettative, di incontri. Si rivedono I propri eroi, o cmq gente cui hai bestemmiato i defunti e detto le peggiori nefandezze sulle proprie madri l’anno precedente. I nuovi arrivati spesso non li riconosci, allora ecco che scruti con lo sguardo alla ricerca di volti noti………. Non vedo Zanetti…. Non vedo Cambiasso…..che fine ha fatto Samuel? Avrà perso l’aereo…..ah ecco Milito, anzi no è Osvaldo…..ah almeno Jonathan è rimasto! Quest’anno davvero dura decidere il proprio campione, un’Inter cosi “Quarto Stato” non si vedeva da tempo immemore, anzi non la ricordo proprio….non ce n’è uno che spicca, che accende la fantasia del bambino che è in ogni uomo che si alza ad un’ora anticostituzionale per andare a lavorare.
Dicevamo squadra abbastanza cambiata, degli eroi del Triplete non vi è rimasto più nessuno, monte ingaggi abbassato a livelli etiopi, ma ciò nonostante, squadra puntellata a dovere dal nuovo direttore sportivo….di Branca ormai si son perse le tracce, l’ultima volta è stato visto in casa Moratti a battere i tappeti.

In porta ci ripresentiamo con Handanovic, che tante soddisfazioni ha dato a noi e ai nostri avversari lo scorso anno. 

Difesa solidissima con l’innesto della giovane speranza Vidic. Peccato solo che il vincitore della coppa di Toscana (Torna Jose) è sempre più convinto di schierare la difesa a 3, e quindi ci toccherà vedere fisso in campo Andrea Ranocchia: 1,95m di pura improvvisazione, peraltro fascia di capitano bardato. Accanto a questi due, l’unico in grado di stappare le nostre coronarie: Juan Jesus con le sue cavalcate no-sense che tanto mi esaltano……

Centrocampo: una diga! Una linea Maginot! Ma si sa le dighe crollano e Hitler si è fatto una foto proprio sotto la torre Eiffel. Vantiamo due ali uniche nel mondo occidentale. Il “gabbiano” Jonathan leader indiscusso della fascia destra e mascotte ufficiale della squadra, ed il samurai Yuto Nagatomo….il Forrest Gump della fascia sinistra. Al centro due autentici mastini: M’Vila, la cui compagna è stata designata dell’ambito titolo meneghino “Troione dell’anno” 

 (Ha lasciato gli studi dopo aver ripetuto la prima Comunione. Uso improprio dell'occhiale paraschizzo, in effetti ne ha presi piu lei che uno scoglio di mare)

e il cileno Medel, che dopo aver depistato l’Interpol è finalmente giunto a Milano. Punta di diamante di questo centrocampo tutta panza e cattiveria, uno tra Hernanes e Kovacic. Il Profeta, geometra della mediana, dovrebbe appunto scambiarsi il ruolo con l’eterna promessa croata. Poetico come pochi ma spesso anche inutile come una ragazza obesa!

Attacco: qui ignoranza e corna si sprecano. Palacio è l’unico goleador costante che possiamo vantare. Accanto a lui a ruotare 2 creature di Maria de Filippi: il morigerato Icardi (approfittando della gravidanza della sua pecorina amorosa du du da da dovrebbe essere al 100% a servizio della squadra per I prossimi 5 mesi) e il Johnny Deep della 167 di Buenos Aires, Pablo Osvaldo. Riserva delle riserve, Ruben Botta. Definito da Wikipedia centrocampista offensive che ha segnato 4 goals in ben 70 partite. Insomma ci son più probabilità che Aleandro Baldi segni su calcio di punizione…..


Mancano quindici giorni alla fine del calciomercato, speriamo che arrivi qualche punta degna di questo nome, perché già il modulo Mazzarri non aiuta, Palacio non può giocare 40 partite, e calcolando che già alla cena aziendale di Dicembre Osvaldo allatterà alle mammelle di Wanda, temo che gli equilibri tra attaccanti potrebbero degenerare.





(Wanda al primo giorno di Ingegneria Idraulica con occhiale paraschizzo per persone timide)

Oltre alla lista della spesa, ci sarebbe poi la lista di quelli da far scomparire assolutamente: vendere o eliminare fisicamente, non importa. Tra questi sicuramente:

·         Silvestre – un uomo che si trova a giocar a calcio senza alcun ragionevole motivo. Mandarlo a farsi spezzare le ossa in Lega Pro.
·         Schelotto – E’ talmente brutto e fastidioso a pelle, che quando ha segnato nel derby non ce l’ho fatta proprio ad esultare. Interratelo!
·         Kuzmanovic – anche Milosevic si sarebbe vergognato di questo suo connazionale
·         Obi – se fosse bianco e si chiamasse Rossi, starebbe a lavorare alle Poste. Invece è nero e nigeriano, ed è la quinta riserva. Se ne può fare a meno.
·         Khrin – ma questo non invecchia mai??!?!?! il suo nome ronza in Serie A dal mio primo giorno di superiori ed ha ancora 24 anni.

Ci hanno salutato:

·         Mudingayi – svincolato dopo 10 presenze in 2 stagioni. E’ ritornato a raccogliere I pomodori a Metaponto.
·         Taider e Belfodil– Cozzavano con le nostre radici cristiane e soprattutto gli puzza l’alito: Kebab infame!
·         Mariga – svincolato dopo 4 stagioni, 3 prestiti, 21 presenze ed 1 goal. Ora fa l’antennista a Quarto Oggiaro.


Cari lettori, io purtroppo non potrò assistere o comunque commentare la prima partita di Serie A dei nerazzurri in quanto occupato a bere luppolo in altre latitudini…Confido dunque in voi per aggiornamenti ed impressioni a caldo! Ed anche se un po’ in anticipo, fremo nel citare l’uomo cui noi tutti ci auguriamo di diventare; l’unico in grado di palpare senza vergogna e con cinghiala frenesia alla domenica in orario pranzo le natiche di Cristina Quaranta, Federica Fontana (occhi stupendi e tette a pera cosi non ne se ne vedono più), Magda Gomez e la sudiciona Alessia Fabiani: 


Buon Campionato a tutti!

Il Bauscia

lunedì 19 maggio 2014

Campionato di calcio 2013/2014 i numeri di un dominio asfissiante


Basterebbe la prima pagina dell'edizione odierna di Tuttosport (si, io la gazzetta ce l'ho sul cazzo) per riassumere quello che è stato il campionato appena finito. CENTODUE punti finali, 19 vittorie su 19 partite in casa, 80 goals fatti e 23 subiti e soprattutto trentaduesimo titolo nazionale riposto in bacheca, con un vantaggio sulla pur sorprendente Roma di "soli" 17 punti.
Come da tradizione cerco di dare i voti ai miei ragazzi, anche se davvero meriterebbero tutti un bel 10 e lode, ma si sa che a me i cosiddetti "sei politici" di sessantottina memoria non piacciono.
Si parte dal muro bianconero, il capitano GIGI BUFFON 9: a parte qualche piccola imperfezione, ancora un altra annata ad erigere muri di marmo, date le sue origini, davanti alla propria porta. Snodi fondamentali i due miracoli su Di Natale a Torino e sul rigore di Calaiò a Genova. Meriterebbe un 10 per le chiavate con la D'Amico, ma io sono un supporter della sig.ra Seredova;
CHIELLINI 9: ignoranza allo stato puro e legnate degne di un pugile di Marcianise, ben celate da finiti abbracci e strette di mano, condite da sorrisi di circostanza per non farsi ammonire. A parte questo autentico baluardo della difesa. Non avrà la classe di Baresi, ma quanto ad efficacia non è secondo a nessuno;

BONUCCI 9: da uno come lui ti aspetti sempre la "cappella" e invece, magari aiutato da compagni che lo sanno guidare, il buon Leo ha sfoderato prestazioni convincenti non disdegnando lanci ad impostare il gioco che spesso hanno fatto male agli avversari;
BARZAGLI 9: pur condizionato nell'arco della stagione da problemi fisici e nonostante le sigarette che si sfumacchia la sera in giro per Torino (ne sono testimone oculare) il pilastro della difesa bianconera ha dato ancora una volta prova di essere uno dei migliori difensori in circolazione. Quando scende in campo lui stiamo tutti più tranquilli;
LICHTSTEINER 9: quando manca lui gioca Isla, quindi ti rendi davvero conto di quanto sia stato importante il pendolino di destra per la squadra di Conte. Altra stagione giocata a velocità supersonica. Riuscisse a mettere in area qualche cross invece di colpire quasi sempre gli stinchi degli avversari sarebbe davvero un grandissimo;
ASAMOAH 9,5: Kwado "terza gamba" si conferma un gran bel giocatorino. Stagione di altissimo livello condita da autentiche perle come il goal segnato alla fiorentina nello Juventus Stadium, per di più scaraventato in porta col piede destro, che il buon Kwado ha scoperto di avere e poter utilizzare proprio in quella circostanza;
PIRLO 10: verrebbe facile pensare al suo arrivo a Torino e ricordare le parole di uno che di pallone ne capisce proprio assai e che allora sedeva sulla panchina del Milan, ma poi penso all'attuale allenatore del milan e credo che quell'Allegri li non era poi cosi male...a prescindere da tutto, comunque, lo ringrazio ancora. Il maestro dell' orchestra creata da Conte ha professato calcio durante tutta la stagione e ha contribuito a creare il rigore da 30 metri, visto che la percentuale realizzativa su punizione del campione bianconero è pari a quella di un qualsiasi altro giocatore che tira i rigori, seppur nei rigori non hai barriera davanti e tiri da soli 11 metri;
POGBA 10: probabilmente la stagione della consacrazione. Grazie ai vari infortuni di Marchisio e Vidal, gioca praticamente da titolare tutto il campionato ed elargisce perle di autentica classe, non disdegnando la forza fisica e, soprattutto, la specialità della casa, la "chiofa" da fuori area, vedi il goal al Napoli allo Juventus Stadium. Sia per qualità che per ragione di anagrafe vali tutti i 60 mln che pare vorrebbero sborsare per accaparrarsi le sua prestazioni (nessuna facile ironia sulla tipologia di prestazione,....per favore);
VIDAL 10: lo so, forse gli ultimi due mesi non è stato all'altezza della sua fama, ma ad Arturo come fai a non dare 10??!! Quando scende in campo è un leone ed estirpare palloni è il suo lavoro, che peraltro svolge egregiamente, non tirandosi indietro se c'è da trafiggere il portiere avversario. I suoi numeri sono da autentico fuoriclasse;
LLORENTE 9,5: all'inizio del campionato forse no ci credeva neanche Conte...o forse ci credeva cosi tanto che ha iniziato a schierarlo da titolare soltanto quando il Re Leone sarebbe stato certo di fare la differenza. Pensatela come volete, ma ancora una volta il mister aveva ragione. L'ariete bianconero ha aperto le difese con la facilità con la quale i redattori di questo "blog" aprono le gambe alle sbarbe (ovviamente a pagamento) e ha realizzato ben 16 goals in campionato, contribuendo in maniera decisiva al dominio bianconero. Se soltanto la rosa avesse potuto contare su esterni dal cross preciso, sarebbe stata un arma infallibile, Marotta segna sul taccuino l'acquisto di esterni di ruolo, please;
TEVEZ 10 E LODE: parte con una responsabilità enorme e un peso sulle spalle che solo i grandi posso reggere, la maglia n.ro 10 che è stata del capitano Del Piero. Devo ammettere che l'argentino mi ha stupito, sapevo come fosse forte ma non credevo potesse arrivare a tanto. Grinta, forza, classe e vena realizzativa al top, autentico fuoriclasse dell'attacco e probabilmente il giocatore più forte del torneo. Pensare che è stato acquistato con i soldi incassati dalla cessione di Giacchierini, poi, mi fa godere ancora di più. Meriterebbe i mondiali, ma meglio cosi, a settembre lo vogliamo fresco e pimpante!
ANTONIO CONTE 10 E LODE: non mi stanco mai di ripeterlo, ha fatto un'autentica magia calcistica. Ha trasformato una squadra di pellegrini che arrivavano settimi per due anni consecutivi in un armata invincibile. Ha costruito e ha voluto questo record, ha inculcato ai suoi uomini il concetto di giocare nella Juventus ed è stato, ancora una volta, un autentico trascinatore. Potrei muovergli delle critiche sulla gestione di alcuni match di coppa, ma dopo un risultato simile e dopo 102 punti cosa gli vuoi dire se non....resta con noi!!! Emozionante il tributo resogli ieri dallo Juventus Stadium.
Tutti gli altri non menzionati ampiamente sopra la sufficienza (tranne Isla) e menzione particolare a Caceres che è stato impegnato molte volte ed ha dimostrato ampiamente di essere un giocatore da Juventus.
Cosa aggiungere.....altro scudetto vinto, molto lavoro per i medici specializzati in malattie del fegato che hanno colpito vaste zone d'Italia da Milano a Roma passando per Firenze e Napoli e........sono già in crisi d'astinenza da campionato!
Cordiali Saluti.
In Fede
Geom. Luciano Calboni

domenica 11 maggio 2014

Grazie Capitano!

Maggio è un mese un po’ speciale. Il profumo dell’estate si fa più vivo, la scuola sta per finire, è tempo di arrivederci. Mese in cui l’italiano sub-medio che alberga in ognuno di noi vive un dramma interiore. Se da un lato, s’iniziano ad intravedere le prime caviglie fini ed accavallamenti degni di nota, dall’altro l’Homus Peronis sa che la solitudine lo accompagnerà in interminabili weekend. Per tre lunghi mesi, la sua fedele e stronza compagna sarà dissolta nel nulla, di lei avrà solo vaghe notizie riportate da feticisti del microfono come Pistocchi o Bargigia.


Ieri,  per noi interisti c’è stato l’arrivederci…..e poco importa se domenica saremo di nuovo in campo. L’atmosfera che c’era a San Siro ha sancito il triplice fischio sulla stagione e su un’epoca. Non solo per noi, ma credo per tutti quelli che amano il calcio. Una delle ultime bandiere ci ha salutato, e l’ha fatto come neanche Nino d’Angelo avrebbe potuto orchestrarlo. Terminiamo una stagione balorda, ma ieri sera…..” Damn it feels good to be an interista”. All’ingresso del capitano, Canary Wharf applaude….e poco importa sentirsi un pirla nel mentre. Quei quadricipiti, quella fascia, quel ciuffo sono stati per 20 anni certezze inossidabili. Nelle rughe di quel volto, ieri, noi interisti abbiamo rivissuto le nostre delusioni, sentito il palpito delle nostre coronarie ormai ostruite da birra e noccioline, abbiamo rivisto volti di gentaglia che si dileguava con gli anni mentre lui era ancora li. La videocamera si allontana, le rughe scompaiono, ora quello sguardo argentino, delineato da un ispirante ciuffo, sorretto da una fiera postura, ostenta al mondo chi siamo davvero. Ad un tratto, scompaiono le polemiche, le amarezze, gli sfotto. Ora sento in sottofondo la voce di Pizzul che si esalta al goal di Javier in finale di Coppa Uefa.....
.......mi rimbomba la trance agonistica di Massimo Marianella quando il capitano alza al cielo la Coppa più bella


…. Javier è commosso, San Siro un’orgia di amore per un campione, un campione vero. Atleta ineccepibile, mai una polemica, mai un’illazione sul suo conto, nulla….oserei dire quasi stucchevole. Non è insomma quel giocatore che ti fa sognare, che ti fa soffrire……Javier è come un papà….. è incondizionatamente li a volerti bene. Poco importa se non hai la sua maglia, poco importa che il tuo beniamino è il Ronaldo, il Recoba, il Djorkaeff, il Baggio, il Vieri, l’Adriano, l’Ibraimovic, l’Etoo, il Johnatan di turno….Zanetti è sempre lì, inamovibile, pronto a dirti che ti ama e a difendere i colori che condividiamo. Capitano di tanti trionfi, fiero combattente in ancora più sconfitte….. Ieri quando al minuto 7 del secondo tempo, entra in campo, lucidamente realizzo: è tutto finito! In quello swap tra presente e passato, entra il nostro passato Zanetti, esce il nostro futuro Johnatan e capisci che ora non può che arrivare il peggio. I versi dell’Apocalisse prendono senso….. l’interista, sublimazione del
tafazzismo più poetico, inizia a struggersi…. Ammetti a te stesso che su quella fascia, su cui un 41 enne sta seminando terrore portando a spasso venticinquenni come una signora porta i suoi carlini a cagare in via Montenapoleone, ci sarà il vuoto. Non ci si gaserà più con l’ululato di San Siro ad ogni falcata del El Tractor, ma solo fischi ed insulti per colui che proprio nel cambio di ieri sera, ha raggiunto l’apice della sua carriera. Insomma è proprio finita un’ epoca. Ultima bandiera di un calcio fatto di puro machismo e pohnature irreprensibili. Ultima bandiera di un calcio romantico come è stato quello che l’Inter ha regalato al mondo. E mi spiace per voi, che avete abbracciato altri colori, preferendo effimere gioie e illusioni….

Ma ieri Javier ha ribadito al mondo, col pugno sul cuore, e col braccio teso al cielo: Grazie a Dio, sono interista!

Il Bauscia


lunedì 3 marzo 2014

Povero Diavolo......

Ore 22.45 del 02.03.2014, la Juve espugna San Siro e si porta a +11 dalla Roma (che ha una partita in meno) mettendo a segno una vittoria fondamentale, a mio parere, per la rincorsa al 32esimo scudetto ma soprattutto una vittoria che risulta importantissima per come si è sviluppata la partita.
Insomma se il miglior milan della stagione ne prende due dalla Vecchia Signora (con due pali di Pirlo e Pogba) la differenza fra le due squadre salta lampante agli occhi.
Siamo di fronte ad un meccanismo perfetto creato dal mister Antonio Conte, che riesce col collettivo a difendersi nei momenti più critici e riesce con grinta e gioco corale ad attaccare gli avversari facendo male, molto male.
Perchè quando hai uno come Fernando Llorente (voto 7) che tiene su la squadra, lotta come un leone, gioca di sponda, difende e segna, aggiunto all'immenso Carlos Tevez (voto 8) che è un autentico campione dotato di classe cristallina e potenza stratosferica, puoi e devi fare male, molto male.
Potrei dire tante cose, ma mi limito ad osservare i pangina romanisti protestare contro gli arbitri (ah De Rossi graziato e rigore per l'inter non dato) mentre si allontanano sempre di più dalla vetta.
Per completare la giornata esaltante mi gusto e vi faccio gustare i commenti dei due sempre "imparziali" Pellegati e Suma
http://www.youtube.com/watch?v=_CWKR22HQKM
Fino alla fine Forza Juventus!
In fede
Geom. Luciano Calboni

lunedì 3 febbraio 2014

Il campo è l'unico giudice che conosco


Mi perdonerete il francesismo in apertura, ma anche una personcina a modo e raffinata come me tira fuori tutto il suo odio e la sua "tamarragine" in occasioni simili.
La partita contro l'Inter, che non è soltanto una gara fra la prima in classifica ed una squadra che ha millemila punti in meno, una squadra che nel 2014 ha fatto soltanto un punto, facendo peggio di tutte, ma è una partita condita da mille emozioni e ricordi legati ad epoche passate in cui l'ingiustizia ha vinto contro i chiari segnali che venivano dal campo di gioco.
Allora, seppur già si intuiva che non ci sarebbe stata gara, contro la Prescrittese F.C. si deve vincere e lo si deve fare dominando, che in sostanza è quello che poi è successo.
Troppa Juve per troppa poca Inter è il riassunto della partita.
Passando alle pagellone che non potevano mancare sto giro, i freddi numeri dicono cosi:
STORARI 6: la vera incognita della partita, l'unico degli 11 titolari che non vorrei mai vedere in campo, fortunatamente l'unico intervento che deve compiere è il raccogliere il pallone dalla propria porta in occasione del 3-1. Sei politico!
LICHTSTEINER 7,5: quando stantuffa in quel modo sulla fascia destra non ci sono avversari che possono contrastarlo, figuriamoci se può riuscirci Nagatomo in versione capitano (cioè capitano dell'Inter...). Da applausi il movimento per il primo goal che lascia di stucco il sopravvalutatissimo Kovacic;
BARZAGLI 6,5: per lui fermare gli attacchi dell'Inter non è un grosso sforzo, praticamente impeccabile;
BONUCCI 6: l'uomo più pericolo dell'inter nonostante giochi nella juventus....ci mette lo zampino per far segnare Palacio ma proprio non ci riesce, allora prova con un autogoal ma è sfortunato ancora....si distingue comunque per alcuni interventi decisivi in fase difensiva;
CHIELLINI 7: lui è uno che non molla mai e quando gioca si sente e come. Perfetto nelle chiusure difensive e determinato nelle scorribande nella metà campo avversaria. Mette a segno il goal del momentaneo 2-0 e lo fa nel modo migliore per umiliare gli odiati nerazzurri...DI DESTRO!! Piede di cui ignorava l'esistenza fino a ieri sera;
ASAMOAH 7: decisamente in palla, corre come un forsennato e mette in evidenza ancora una volta l'inconsistenza di giocatori tipo Jonathan, assolutamente non adatti al calcio professionistico. In preda a barzottismo acuto, scaglia un bolide verso Handanovic che respinge, Jonathan dorme e lui si rifionda sulla palla recuperandola, ma se guardate alla moviola, su quel pallone ci arriva con la terza gamba, altrimenti non si spiega come abbia fatto a recuperare tre metri all'avversario in appena 5 metri di campo. Se facesse dei cross sarebbe un esterno di super lusso;
POGBA 7: danza sul pallone e umilia l'avversario di turno con perle di pura classe, pecca a volte di estremo leziosismo ma vederlo giocare vale tutti i soldi del biglietto.
PIRLO 7: il buon Mazzarri, che studia bene le partite, pensa bene di concedergli un primo tempo di assoluta libertà e ne paga le conseguenze. Standing ovation per il passaggio ad alto coefficiente di difficoltà con il quale mette il pendolino svizzero solo davanti ad Handanovic. Dirige la squadra per tutta la partita con grande autorità;
VIDAL 7,5: è un solo uomo, ma in mezzo al campo vale per due. Non molla un cazzo (cit.) per tutta la partita e resta appiccicato a tutti i malcapitati che gli passano nelle vicinanze. Mette a segno il DODICESIMO goal stagionale in campionato scaraventando con rabbia un pallone alle spalle del povero Handanovic;
LLORENTE 6: gioca molto per la squadra, difende i palloni e gioca di sponda. Mette Pogba solo soletto davanti al portiere umiliando il difensore in marcatura con un movimento facile facile in piena area di rigore, avrebbe meritato il goal;
TEVEZ 6: si danna l'anima per tutta la partita e sfiora la marcatura personale in un paio di occasioni (bravo Handanovic a dirgli di no), mi sarei aspettato qualcosina in più, ma va bene cosi.
CONTE 8: c'è poco da dire, il migliore è e rimane lui. Partita perfetta!

Non aggiungo altro per rispetto agli amici nerazzurri.
Fino alla fine, FORZA JUVENTUS!
In Fede
Geom. Luciano Calboni





mercoledì 8 gennaio 2014

Uomini soli e donne a pagamento

Lo scoop parte da un'inchiesta della cazzutissima redazione del Tgr Molise. Lì, in quello spazio inesistente d'Italia, dove uomini dalle sembianze di Filippo Facci, la sapienza di Indro Montanelli e la cultura di Umberto Eco, combattono contro i poteri forti dell'impero molisano, tra un Watergate e l'altro, è spuntato il nostro Casciavit. 
Recente foto di Casciavit fornita dalla Fellatio
Tutto è partito da una soffiata: in una delle sezioni del PD di Pesaro durante lo spoglio per le recenti primarie, è saltato fuori un voto per Massimo D'alema con delle gocce d'acqua sopra - in seguito la scientifica della mitica redazione Tgr Molise ha scoperto essere lacrime di uomo. Vabbe', uomo...
Il più valoroso e promettente Giornalista della redazione, fiutando lo scoop, si è precipitato subito in loco (pagando la benzina di tasca propria, perchè Lui s'acchia sempre ti sobbra a tutti, e pizza!). 
Il nostro eroe, mentre viaggiava a velocità folle sull'Adriatica, con i Baustelle a palla, era ancora ignaro dello scoop che l'aspettava. Arrivato a Pesaro, lo vede: nella piazza principale un cartello pubblicitario gigante: "Uomini soli e donne a pagamento", il primo grande successo letterario di Casciavit.
Casciavit ha scritto un libro, e nessuno se n'è accorto. Sul Tgr Molise partono giornate no-stop di servizi a riguardo, che lasciano ben poco spazio alla notizia dell'ascesa accademica di un giovane brindisino in forza all’università locale.
Oggi ci troviamo qui con il direttore editoriale della casa editrice che ha accolto tra le sue braccia il nostro Casciavit e ci ha gentilmente concesso qualche minuto del suo prezioso tempo. Iniziamo l'intervista con il Dott. Mario Landolfi, Pesaro Fellatio Editors.
ZorroBoban'91'92: "Grande Mario! Come stai? È da un po' di tempo che non ti si vede, si sente molto la tua mancanza. Io personalmente ogni volta che il WiFi non va bene - anche in Spagna - dico sempre: quando c'era il mitico Mario queste cose non succedevano."
MarioLandolfi: "Sì, sì, sono un grande."
ZB'91'92: "Sì certo... ma lasciamo da parte i convenevoli, come mai la scelta di pubblicare il nostro stimato Casciviat presso la prestigiosa Pesaro Fellatio Editors (d'ora in avanti solo Fellatio, per comodità)."
ML: " Mah, ti dirò, è avvenuto per caso. Casualmente mi trovavo a fare una passeggiata in una zona conosciuta per quelle che si fanno pagare per farsela calare."
ZB'91'92: "Vuoi dire le prostitute?"
ML: "Sì, proprio loro. Ecco, mi trovavo casualmente da quelle parti quando vedo un bizzarro soggetto che camminava in stile 10 e 10; lo vedo avvicinarsi a queste signore e avanzare loro un po' di proposte. Ne sono rimasto colpito."
ZB'91'92: "Che genere di proposte, caro Mario?"
ML: "Nel momento in cui mi sono avvicinato, stava chiedendo a una nigeriana se per cinque polo Lacoste gli avrebbe fatto un pompino. Alla reazione sbigottita della signora, il nostro Casciavit, con lo stesso aplomb che mantenne Gaucci nel rispondere a quel sant'uomo di Matarrese quando gli disse che loro sì, gloriosi baresi, erano di serie A, le ha gentilmente riformulato la domanda: 'bucchini ni fa?? li muerti ti mammata!!!!!'"

ZB'91'92: "E lei cos'ha pensato in quel momento?"
ML: "Che mi trovavo di fronte al nuovo Leopardi!"
ZB'91'92: "E sì Mario, sei sempre stato una spanna sopra a tutti, il tuo intuito non perde colpi."
ML: "Sì, sì, sono un grande."
ZB'91'92: “Come mai la scelta di questo titolo?”
ML: “Casciavit mi ha detto che gli ricordava lo stile dei classici di Bruno Vespa, di cui dice di essere un grande fan e di avere tutti i suoi libri. Anche se io da mesi vedo sul suo comodino sempre lo stesso libro.”
ZB'91'92: “Ci puoi dare qualche informazione in esclusiva a riguardo, caro Mario?”
ML: “Certamente. Il libro è I love shopping, al quale il nostro idolo ha simpaticamente aggiunto a penna sulla copertina: ‘cu li sordi ti l’altri!’
ZB'91'92: “Non c’è che dire, lui un genio e tu mito.”
ML: "Sì, sì, sono un grande."
ZB'91'92: “Ma ci puoi dire di cosa parla il libro?”
ML: “La storia si sviluppa attorno ad un anonimo protagonista, che una volta lasciata la provincia per necessità lavorative, si ritrova d’un tratto in città. All’inizio si sente solo, ma poi capisce che è voglia di qualcosa di buono.”
ZB'91'92: “Mario, ma cosa cazzo stai dicendo, stai copiando la pubblicità?”
ML: “Queste sono citazioni tratte dal libro, dove il nostro Casciavit esprime tutto il suo talento. Anche se la mia preferita resta quella nella parte iniziale del romanzo; quando Casciavit, autocitandosi, racconta come soleva concludere le sue riunioni davanti a migliaia di giovani del PD: “Se la politica vi deluderà, ricordatevi che un pompino non lo farà mai: MAI!”

A causa di un impegno di lavoro del mitico Mario, l’intervista viene bruscamente interrotta.  Mi auguro che il materiale fornito sia sufficiente per gli esigenti lettori del Blog; pertanto colgo l’occasione per augurare buon anno a tutti,  e per ringraziare Casciavit di esistere: perché se non ci fosse bisognerebbe rivalutare Leone di Lernia verso il basso. E non è il caso.


ZorroBoban’91’92